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ATTENZIONI DA DEDICARE AL VINO, COME SI SERVE, TEMPERATURA E CONSERVAZIONE.



BICCHIERI DA VINO.



Esistono molti bicchieri da vino differenti tra cui scegliere. In queste pagine potrete decidere quale tipo di bicchiere fa al caso vostro.I calici di cristallo rifrangono la luce a causa della loro composizione minerale. Il piombo rinforza il cristallo permettendogli di raggiungere spessori minimi. Il vetro invece e più fragile del cristallo, ma lo spessore maggiore lo rende più resistente. La forma del calice influisce sull’intensità degli aromi, un calice ampio e arrotondato sprigionerà più aromi grazie alla maggiore superficie di liquido esposta all’aria. Un calice stretto invece sprigiona una minore quantità di aromi in quanto ha una minore superficie ha contatto con l’aria. Un calice è composto da quattro parti, il piede lo stelo, corpo e imboccatura.


Altrettanto importante è la capienza che deve essere sufficiente a contenere una giusta quantità di vino, pur senza essere colmato e, allo stesso tempo, consentire lo sprigionarsi dei profumi. Un calice che si restringe verso l'alto infatti permette una migliore concentrazione dei profumi. I calici grandi e panciuti, oltre a facilitare il movimento di roteazione del bicchiere per ossigenare il vino, consentono di cogliere al meglio il bouquet nei grandi vini rossi. Ai vini liquorosi invece si adattano bicchieri piccoli che si restringono verso l'alto per conservare meglio gli aromi.



bicchieri

COME SI SERVE IL VINO



A chi chiedeva come si tiene la bottiglia mentre si serve il vino lo scrittore britannico Cyril Rau esperto di vino rispondeva secco “Ferma”, ma tenere salda una bottiglia non è sempre facile soprattutto quando si tratta di controllare la mescita del vino nel bicchiere, prova ne siano le contorsioni e gli errori a cui molte volte si assiste. Una bottiglia da vino da 75 cl pesa tra 1,2 e 1,3 kg per questo tenerla ben salda mentre si versa il vino non è soltanto una questione di etichetta: la posizione corretta serve infatti anche a regolare la giusta quantità di vino da servire. Le operazioni fondamentali da eseguire sono: aprire, versare, servire e decantare il vino. In questo paragrafo ci soffermeremo soltanto sulla decantazione, che sostanzialmente serve per ossigenare il vino, ossida i composti aromatici sgradevoli attenuando la loro aroma. Inoltre, l’areazione riduce la concentrazione di alcuni acidi e dei tannini, rendendo il vino più morbido.


La decantazione o la caraffatura del vino (che altro non è che un delicato travaso del vino da una bottiglia ad un decanter/caraffa) è un’operazione da valutare se necessaria (meglio sotto il responso di un esperto sommelier), solo nei vini rossi che hanno subito un lungo affinamento. Lo strumento principale da utilizzare per la decantazione è il decanter. Il decanter è uno speciale contenitore simile ad un’ampolla in vetro o cristallo trasparente, dedito alla decantazione del vino o di altre bevande alcoliche. Attraverso la sua particolare forma allargata nel fondo e stretta nel collo permette a tutti quei vini datati o che lo necessitano (ad esempio vini chiusi dal punto di vista olfattivo), di ossigenarsi e di sviluppare così nel modo migliore il bouquet aromatico.


Il “delicato travaso” è necessario perché i vini possono presentare un naturale deposito sul fondo della bottiglia che, se mescolato al vino, ne comprometterebbe la limpidezza. Dunque è necessaria per quei vini che, per varie ragioni — invecchiamento, presenza di fecce ecc. — hanno la necessità di essere divisi da una parte solida sedimentata. La decantazione come già detto, inoltre, serve ad ossigenare il vino che, essendo rimasto a lungo in bottiglia, ha bisogno di aria per sprigionare tutti i suoi profumi. Dopo aver pulito la bottiglia con molta delicatezza, la mettiamo in un paniere da vino. Il paniere tornerà utile per la stappatura, perché consentirà di effettuarla con la bottiglia sempre in posizione pressoché orizzontale (per non far muovere i sedimenti). Quindi una volta stappata la bottiglia, si passa a travasarla lentamente, senza movimenti bruschi. Il vino dovrà passare dalla bottiglia nel decanter senza gorgogliare. Ad essere più precisi , nel momento del “travaso”, per accertarci che i sedimenti non entrino nel decanter, conviene tenere una fonte di luce, va bene anche una candela, vicina alla bottiglia, in modo da poter vedere in controluce ed accorgersi quando il deposito si avvicina e smettere per tempo di versare il vino. Infine, la bottiglia deve essere sempre presentata in tavola insieme al decanter, in modo da mostrare agli ospiti l’etichetta.


Operazione assai più semplice è la caraffatura che viene effettuata su vini che non hanno subito un lunghissimo invecchiamento e di conseguenza non contengono depositi. Per questo il vino può essere messo nella caraffa o nel decanter in maniera assai più veloce. mio avviso comunque è importante non abusare della tecnica della decantazione ed effettuarla solo nei casi in cui è strettamente necessario, per non creare ulteriori traumi ad un vino di lungo invecchiamento e fermo da tanti anni.

TEMPEATURA DI SERVIZIO



La scelta di servire a una determinata temperatura è in una certa misura soggettiva, ma dovrà comunque tenere conto che alcune percezioni si attenuano oppure si esaltano al variare della temperatura. Un vino troppo freddo rischia di non avere aromi e di risultare acido. Questo succede spesso ai vini bianchi conservati in frigorifero. Prima di bere, riscaldate il bicchiere tenendo tra le mani la coppa. Invece il vino potrebbe essere troppo caldo se l’aroma vi pizzica il naso e odora di medicinale. Questo è tipico dei vini rossi ad alta gradazione alcolica conservati in case riscaldate. Mettere in fresco la bottiglia per 15 minuti.


CONSERVAZIONE DEL VINO



I vini si alterano rapidamente quando restano esposti all’aria o alla temperatura di casa. Conservate i vini aperti in uno specifico refrigeratore a 10°-13°C. Se non avete una cantinetta frigo, tenete le bottiglie in frigorifero, ma ricordate di estrarle almeno un’ora prima di servirle. Ritappare una bottiglia di vino blocca l’afflusso di ossigeno, ma non elimina quello già presente. Per conservare il vino, potete utilizzare un’apposita pompa per il vuoto o del gas argon che preserveranno la qualità del vino più a lungo.


CONSIGLI PER L'INVECCHIAMENTO



La temperatura ideale per la conservazione del vino è di 10°-13°C con un’umidità del 75%. Un vino invecchia quattro volte più rapidamente in dispensa o in un ripostiglio. Inoltre le bottiglie tenute a una temperatura variabile hanno maggiori probabilità di sviluppare difetti. Se intendete invecchiare uno vino per più di un anno, considerate di acquistare un frigo da vino o dotatevi di una cantina adeguata. Esistono due modelli di cantinette frigo da vino. I refrigeratori termoelettrici sono più silenziosi ma la temperatura può oscillare. I modelli a condensazione richiedono una manutenzione regolare, sono più rumorosi essendo dotati di compressore, ma il controllo della temperatura è più stabile e preciso.



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