VINI BIANCHI ROBUSTI, DALLO CHARDONNAY AL SE'MILLON


Vino bianco forte

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VINI ROBUSTI




CHARDONNAY è il vitigno a bacca bianca più coltivato al mondo. Esistono tre tipologie di questo vino, barricato ricco e cremoso, non barricato leggero e acidolo, i frizzanti indicati come "Blanc de Blancs" sono prodotti con uve Chardonnay. Le caratteristiche del vino bianco Chardonnay derivano prevalentemente dalla struttura del vitigno originale e dalla tipologia d'uva. Nato nella zona della Bogogna, lo Chardonnay viene coltivato e prodotto ormai in tutto il mondo, e trova le sua più importanti colture nel nostro Paese (in Veneto, ad esempio, o in Friuli, Piemonte, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta), oltre che nei principali luoghi simbolo della produzione di vino, come il Cile, la California, la Nuova Zelanda e l'Australia. Il vino Chardonnay ha generalmente un colore che va dal giallo paglierino al giallo dorato (a seconda della tipologia e del tempo di fermentazione) e un profumo di frutta matura (di solito mela, ananas e banana), con spiccate note di mineralità al gusto.


In generale, possiamo affermare che i vini bianchi Chardonnay esprimono una grande gamma di odori, sapori e colori, fondamentalmente per la diversità di luoghi in cui vengono coltivati e prodotti , nonché a causa delle diverse tecniche di produzione a cui sono sottoposti. Le uve dello Chardonnay , infatti, sono probabilmente le più utilizzate nella produzione internazionale di vini bianchi, sia in purezza che in combinazione con altri uvaggi, prevalentemente per le loro caratteristiche di neutralità e di enorme duttilità.


Se stappate uno Chardonnay molto barricato prima della sua evoluzione vi deluderà, serve tempo, quindi state attenti se dovete fare un acquisto. Vi facciamo un esempio illustre, il Gaia & Rey Langhe DOC, adesso trovate l’annata 2014, ma servono ancora molti anni per raggiungere un buon equilibrio tra le parti dure e morbide e il sapore del legno. Zona di produzione Francia, Usa, Australia, Italia, Cile, Sudafrica, Spagna, Argentina, Moldavia, Nuova Zelanda.





MARSANNE BLEND che a causa della grande varietà di uve utilizzate per produrre questi blend, il profumo particolare di ogni vino dipende dal vitigno più utilizzato nella miscela. Le uve probabilmente originarie della regione del Rodano settentrionale più precisamente l'abbazia di Marsanne (Drôme). È una componente principale dei vini bianchi dell'Hermitage, Crozes-Hermitage e Saint-Joseph AOC. È l'uva da vino bianca più coltivata nell'Hermitage AOC, dove viene spesso miscelata con Roussanne. Insieme a Roussanne, fino al 15% di Marsanne può essere aggiunto al vino rosso dell'Ermitage in base ai regolamenti dell'Appellation d'origine contrôlée (AOC). Nel Saint-Péray AOC , è utilizzato sia per il vino fermo che per quello spumante. Nel sud del Rodano, Marsanne non è una delle uve bianche permesse nel Châteauneuf-du-Pape AOC , anche se Roussanne lo è. (Nelle miscele di Châteauneuf-du-Pape, Clairette blanc aggiunge caratteristiche simili a quelle di Marsanne. Può essere trovato in alcuni vini bianchi della Côtes du Rhône AOC. Al di fuori della regione del Rodano del Nord, Marsanne si trova anche in Savoia e in Linguadoca, dove è spesso mescolato con Viognier. È un'uva consentita nel vino provenzale di Cassis sebbene non sia ampiamente utilizzata. Zona di produzione Marsanne, Roussanne, Viognier, Grenache Blanc, Clairette, Bourboulenc, Piquepoul.





SE'MILLON è l’elemento chiave nella produzione del Sauternes, un vino da dessert con aroma di miele prodotto nella regione di Bordeux. Si ottiene assemblando uve Semillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle. Da notare che quando si confrontano i Sèmillon provenienti da regioni diverse, si notano sempre differenze nella profumazione. Essa è un'uva bianca poco diffusa nel mondo - e che in buona parte è responsabile non solo del Sauternes, ma anche di altri vini analoghi della zona. Barsac e Monbazillac sono solamente due esempi di grandi vini dolci e botritizzati prodotti con Sémillon, tuttavia - ad onore del vero - il prestigio di questi prodotti è dovuto anche alle qualità del Sauvignon Blanc e del Muscadelle, spesso miscelate con il Sémillon nella produzione di questi vini. Nonostante il Sémillon sia il componente principale dei vini dolci più famosi del mondo, la sua diffusione in altri paesi non è mai stata ampia e solamente in pochissime altre zone del mondo ha assunto una certa importanza nella viticoltura locale, come per esempio nella Hunter Valley, in Australia.

Il Sémillon - spesso scritto come Semillon nei paesi non francofoni - è originario della Francia sud-occidentale dove fino alla fine degli anni 1960 rappresentava la varietà a bacca bianca più coltivata della zona. Attualmente il territorio in cui è maggiormente diffuso è l'area di Bordeaux, in particolare nelle zone delle Graves, Sauternes, Barsac e Entre-Deux-Mers. In queste zone il Sémillon è nella maggioranza dei casi utilizzato per la produzione di vini congiuntamente al Sauvignon Blanc, come nel caso dei vini di Sauternes. Questo connubio - dettato non solo dalle opportunità ampelografiche della zona - rappresenta una condizione ideale per raggiungere un buon equilibrio in questi vini bianchi. Il Sémillon non dispone di un ricco patrimonio aromatico e la sua acidità è piuttosto contenuta, tuttavia consente di ottenere vini bianchi di corpo e intensamente colorati. In questo senso il Sauvignon Blanc sembra essere il suo compagno ideale e complementare, poiché ha un'elevata qualità aromatica, una spiccata acidità e produce generalmente vini poco strutturati. Il risultato dell'unione di queste due uve spesso consente di ottenere vini interessanti.


Le qualità del Sémillon possono essere considerate sotto molteplici aspetti, visto l'utilizzo che si fa di quest'uva in enologia nella produzione di diversi stili di vino. A parte l'eccezione rappresentata dai vini prodotti nella Hunter Valley - in Australia - l'uso in purezza del Sémillon restituisce vini con aromi piuttosto anonimi e poco intensi. L'uso della botte - che il Sémillon generalmente sopporta bene - aggiunge i classici aromi terziari conferendo al vino un'ulteriore longevità nell'affinamento in bottiglia. Nella produzione dei vini secchi da tavola, il risultato più interessante è quello ottenuto dalla miscelazione con il Sauvignon Blanc, una combinazione frequentissima nella zona di Bordeaux e adottata anche in altri paesi. Ciò che invece trasforma il Sémillon in un prestigioso nettare è la sua spiccata sensibilità agli effetti della Botrytis Cinerea - la celebre muffa nobile - poiché la sua buccia sottile facilita la penetrazione di questo fungo all'interno dell'acino. Il risultato è magistralmente rappresentato dai migliori esempi dei vini di Sauternes, Barsac e Monbazillac, stili di vini botritizzati che vantano innumerevoli tentativi di imitazione in molte parti nel mondo.


Dal punto di vista colturale, il Sémillon è un'uva che tende facilmente alla sovrapproduzione, una caratteristica che richiede una scrupolosa potatura ma che assicura raccolti copiosi per la produzione di vini di mediocre qualità. Gli acini maturi del Sémillon assumono generalmente un colore giallo carico dorato e che diventa quasi rosa con la surmaturazione, una qualità che è responsabile per l'intensa colorazione dei suoi vini. Il Sémillon è un'uva piuttosto semplice da coltivare e generalmente riesce ad adattarsi in diversi tipi di suolo, tuttavia i migliori risultati si ottengono in quelli argillosi e calcarei così come in quelli marnosi e rocciosi. Il Sémillon è particolarmente sensibile agli effetti della Botrytis Cinerea, che comunque può costituire un serio pericolo - in particolare nelle zone con sfavorevoli condizioni climatiche e meteorologiche - vista la facilità con cui tende a marcire, tuttavia è molto resistente a tutte le altre malattie della vite.


Il Sémillon è un'uva con un contenuto di acidi piuttosto moderato e la gradazione alcolica dei suoi vini è da considerarsi come medio-alta. Questa caratteristica è prevalentemente riscontrabile nelle zone a clima caldo in cui si aggiunge anche un'apprezzabile struttura. Per questo motivo i vini di ottima qualità prodotti con Sémillon in purezza sono piuttosto rari e giustificando quindi il tipico uso di quest'uva in congiunzione con il Sauvignon Blanc. I migliori esempi di utilizzo in purezza del Sémillon sono quelli offerti dalle zone di Hunter Valley - Australia - e alcuni vini dolci prodotti nell'area di Sauternes, anche se nella maggioranza dei casi la composizione di questi celebri vini prevede l'uso del Sauvignon Blanc e del Muscadelle. I vini prodotti con uva Sémillon esprimono certamente le loro migliori qualità con un opportuno affinamento in bottiglia che - contrariamente alla maggioranza dei vini bianchi - può raggiungere anche oltre dieci anni, come nel caso specifico dei Sémillon prodotti nella Hunter Valley. È sempre comunque consigliabile consentire ai vini da tavola di qualità prodotti con Sémillon un affinamento in bottiglia di almeno quattro anni. La longevità dei vini dolci prodotti con quest'uva - come per esempio Sauternes e Barsac - beneficia della maggiore quantità di zuccheri e pertanto può raggiungere anche diverse decine di anni.



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