VINI ROSÈ E ROSSI LEGGERI



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VINI ROSE'



ROSÈ si produce quasi ovunque in Italia utilizzando una o piú varietá di uve originarie della zona di produzione. Il rosè si ottiene esclusivamente dalle stesse uve nere dei vini rossi, che quasi sempre danno un succo leggero e spesso incolore. Sorge quindi spontanea la domanda: da dove deriva il colore rosso scuro? La risposta è semplice: i pigmenti che colorano il vino sono quelli presenti nelle bucce degli acini, non nel succo. Per capire meglio la vinificazione dei rosè, guardiamo innanzitutto come avviene la vinificazione dei bianchi e dei rossi. Nei rossi non vengono eliminate le bucce nei primi giorni in cui il mosto comincia a fermentare. Questa tecnica è detta vinificazione con macerazione ed è quella che consente il rilascio del colore. Viceversa, nei bianchi vengono eliminate le bucce prima della fermentazione è la vinificazione cosiddetta senza macerazione o in bianco.


L’estrazione dei pigmenti durante la macerazione richiede alcune settimane. Se il processo viene interrotto dopo poche ore, il colore rilasciato dalle bucce degli acini sarà poco intenso. La vinificazione dei rosè si basa quindi su un controllo della colorazione del vino. Quando il succo ha assunto una leggera sfumatura rosata, le uve vengono pressate e trasferite in un’altra vasca dove continuano a fermentare senza le bucce. Il vino che se ne ottiene verrà imbottigliato come rosé. In senso stretto, i rosè sono rossi che durante la fermentazione sono stati pochissimo a contatto delle bucce degli acini.



VINI ROSSI LEGGERI



GAMAY è un vino prodotto in Valle dAosta, le uve di questa bevanda vengono coltivate in parte del territorio di Arvier, a Mombet, a Bouse e a sinistra della Dora Baltea. Il Gamay è un vitigno autoctono a bacca rossa ed è molto importante sapere che oltre alla regione valdostana, esso viene anche prodotto nella Borgogna e sempre in Italia, in Friuli e in Piemonte. Come per ogni vino di buona qualità, quale è il Gamay e molti altri della regione valdostana, ci sono delle regole da seguire per la produzione: innanzitutto è doverosa la giusta quantità di vitigni che concorrono alla formazione della bevanda e nel caso del Gamay si necessita delle omonime uve Gamay il cui impiego deve essere pari a circa l’85% ed eventualmente è anche possibile l’aggiunta di altre uve a bacca rossa che siano originarie della zona geografica valdostana. I grappoli delle uve di questo vino hanno una dimensione medio-grande la cui forma è conica, la loro buccia è pruinosa e sottile, ma alquanto resistente. Queste uve nascono in luoghi molto alti e anche molto soleggiati, in modo da poter consentire una loro giusta maturazione per poter garantire un livello di qualità assolutamente ottimale. Zone di produzione Francia, Svizzera, Canada, Turchia.



PINOT NERO è il nome italiano del PINOT noir, antico vitigno la cui terra di origine è la Borgogna, una regione delle Francia molto nota per i suoi vini. Esistono 15 cloni noti di pinot Noir e ciascuno di essi ha un aroma particolare. Il Pinot può essere rosato acidulo, abboccato dal profumo dei fiori di sambuco, fragola verde e prugna acida; rosso debole, molto variabili a seconda della regione vendemmia e produttore, effervescente quale il Cremant d’Alsace rosato è uno spumante 100% Pinot nero. In Italia le zone di maggior elezione sono il Trentino-Alto Adige, l’Oltrep Pavese, dove è stato introdotto sin dalla metà del 1800, grazie all’opera dei Conti Vistarino, i primi nel Belpaese a credere nelle potenzialità del vitigno francese, ma anche nei Colli Piacentini, in Franciacorta, in Friuli, in Veneto e, in misura minore, in Toscana. Storicamente, però, è in Alto Adige che la varietà è annotata per la prima volta, nel 1838. La prima descrizione analitica di vini Pinot nero avviene da Edmund Mach (fondatore dell’Istituto Agrario San Michele all’Adige) nell’anno 1894. Nonostante il suo carattere difficile, il pinot nero è diffuso a livello internazionale, specialmente negli Stati Uniti (Oregon e California), dove alcuni produttori sono arrivati a spostare la cantina anche di molti chilometri, pur di cimentarsi con questo vitigno capriccioso in un territorio adatto alla sua coltivazione. Tra tutti i vitigni a bacca rossa del mondo è considerato il pi nobile ed elegante (l’unico confronto possibile è probabilmente quello con il Nebbiolo), e allo stesso tempo è il più difficile da interpretare, quello che pone l’enologo e il semplice consumatore di fronte alla degustazione forse più complessa. Zone di produzione Francia, Usa, Germania, Moldavia, Italia, Nuova Zelanda, Australia, Svizzera.



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